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Desmond Hawkins.
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Il professore camminava con passo veloce, era trascorsi pochi giorni dal suo insediamento in quella scuola a lui così estranea e ancora faceva molta difficoltà ad orientarsi.
Come se non bastasse l'ufficio della preside era un luogo a lui ancora sconosciuto così girovago per una decina di minuti alla ricerca delle scale che lo avrebbero portato al cospetto della Mephisto.
Fortunatamente, il suo girovagare per il castello non fu del tutto vano visto che incontro non uno, bensì due studenti intenti a schiamazzare per i corridoi... Inutile dire che non ci riproveranno tanto presto.
Finalmente dopo molti corridoi apparentemente interminabili arrivo davanti alle scale che conducevano all'ultimo piano della torre principale su cui era situato l'ufficio della preside Mephisto, di certo non poteva essere di origine scandinava e questo era già un grandissimo sollievo per lui...
Man mano che saliva la sua andatura rallento gradualmente fino ad arrestarsi del tutto davanti ad una delle numerose finestre, da cui si poteva ammirare tutto il castello, una vista davvero molto belle, peccato che quel giorno il tempo non fosse dei migliori... All'orizzonte incombevano grandi nuvi che non promettevano altro che pioggia. Sarebbe volentieri rimasto lì ad osservare il panorama ma sapeva che la preside lo attendeva e... Mai far attendere chi ti paga, così ricomincio a camminare in modo molto spedito, non fece più nessuna pausa, almeno fino a quando non arrivo davanti alla porta dell'ufficio... *Gran bella porta* pensò tra se e se mentre bussava...
Non sapeva chi si sarebbe trovato di fronte così opto per un apatico ma efficacissimo sorriso di circostanza.
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Angelica Mephisto.
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L’ufficio quella mattina sembrava un grande salottino inglese. Le poltrone comode, la libreria da una parte, il camino e un tavolinetto basso con delle tazze di cioccolata calda. Era proprio lì in questo momento che si trovava Angelica. La scrivania della preside era al suo posto, ma la proprietaria, seduta su di una delle poltrone, leggeva un libro mentre sorseggiava. In dosso aveva un semplice abito lungo color cobalto ottimo per il clima rigido. Stretto in vita con una fascia nera scendeva morbido sotto i fianchi fino a toccare terra. Con lentezza aveva disteso le gambe e fatto un paio di grattini sulla testa di Ombra. Da un momento all’altro sarebbe arrivato il nuovo professore di incantesimi a trovarla. Se non ricordava male avevano militato fra le serpi assieme. Non fece in tempo a finire quei pensieri che udì un leggero bussare alla porta. Sistemò una ciocca dietro ad un orecchio e disse con voce sicura –Avanti. – probabilmente l’uomo si sarebbe sorpreso nel trovarsi una giovane come lei in una carica così importante. O come minimo non avrebbe neanche creduto che lei era la preside. I capelli sciolti ondeggiarono assieme alla sua testa quando la inclinò per salutarlo –Molto lieta. Vuole sedersi qui con me? – e indicò l’altra poltrona davanti al camino –Tazza di cioccolata calda signor Hawkins? – e si accinse a versargliene una.
-Sa, oggi sembra quasi che il cielo voglia colpirci con delle vere e proprie secchiate d’acqua…Speriamo di no… le mie piantine ne isentirebbero….-si morse un labbro. –Ma mi dica il perché di questa sua visita.
Presto o tardi anche gli altri professori sarebbero stati sostituiti. Uno ad uno, i suoi pezzi della scacchiera avrebbero mangiato e preso posto di quelli avversari. Come una marea nera pronta ad inghiottire ogni cosa. Non era stato affatto facile ottenere il controllo, ma ora che lo aveva non se lo sarebbe lasciato sfuggire tanto facilmente.
Edited by Angelica Mephisto - 30/8/2014, 00:51. -
Desmond Hawkins.
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Il permesso della preside non tardò molto ad arrivare, così facendo affidamento ad una profonda forza interiore il professore si lascio il portone alle spalle ed entro per poi richiuderlo in modo molto silenzioso.
Doveva ammettere che la preside non si trattava per niente male in fatto di arredi, più che in un ufficio sembrava di essere in una regia, si chiedeva che effetto avrebbe avuto su i poveri studenti che presto sarebbero entrati da quella porta per un bel colloquio disciplinare.
Passando non poté far a meno di fermarsi davanti ai quadri raffiguranti i tre fondatori della scuola, che come sempre parlottavano fra di loro.
La preside era completamente diversa da come se p'era immaginata, era molto più... Piccola, se "'era immaginata alta due metri e larga uno, comunque nonostante il suo giovane aspetto aveva la sensazione di averla già incontrata prima, ma non riusciva a collocarla in un contesto preciso, forze in Austria o forse al ministero della magia britannico...
Come se non bastasse la ragazza non era seduta dietro la scrivania, come ogni buon preside farebbe, lei era seduta su una poltrona, davanti al fuoco, giocherellando con quella che sembrava una pantera o giù di li...
La ragazza disse al professore di sedersi e quest'ultimo non se lo fece ripetere due volte : - be' se proprio insiste - disse in tono leggermente più cordiale del solito, il che per lui era un'enorme passo in avanti : - dubito che sia peggio del clima inglese - aggiunse dopo aver sorseggiato un po' di cioccolata calda.
: - come saprà come nuovo docente di incantesimi era mio dovere conoscere la preside che ha reso possibile tutto questo... - disse, cosa incredibile, sorridendo leggermente.. -
Angelica Mephisto.
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Il professore sebbene un po’ rigido sembrava un tipo a posto. Quando era entrato aveva colto il suo sguardo sorpreso nel non trovarla al suo posto dietro la scrivania. Con un gesto fluido chiuse il libro e lo posò sul tavolinetto. –Già, il clima qui è abbastanza rigido…Non è piovoso come l’Inghilterra o l’Irlanda…Ma è più freddo e decisamente più nevoso….-Gli sorrise vedendo che da freddo ghiacciolo umano l’uomo cominciava a sciogliersi –Credo che noi ci siamo già conosciuti signor Hawkins…Non so se si ricorda di me…Ma anche io ero nelle serpi… -sorseggiò lentamente –Molto lieta di fare la sua conoscenza. Mephisto, Angelica Mephisto. Per qualunque cosa sappia che puo’ rivolgersi a me in qualunque momento…-inclinò leggermente la testa –Non sono qui per questo in fondo? – accavallò elegante una gamba –Allora come le sembra la scuola? Dopo che il precedente preside si è dimesso ho avuto molto da fare… e ce n’è ancora molto… -scosse la testolina bruna –La parte peggiore è la moria di professori avvenuta con la mia ascesa al posto di preside… -Si portò una mano sul cuore –Molti…non hanno gradito… -storse il naso –Ma credo che io e lei andremo d’accordo. –prese la bacchetta e fece comparire alcuni dolci e biscotti –Ne gradisce uno?
Edited by Angelica Mephisto - 30/8/2014, 00:56. -
Desmond Hawkins.
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Seguì con lo sguardo la ragazza che con un gesto fluido posava il libro sul tavolo... Concordo pienamente con la preside per quanto riguardava il tempo inglese, Desmond non lo avrebbe mai ammesso ma in fondo preferiva il freddo clima scandinavo al più mite ma molto più piovosa collega britannico.
: - si credo che abbia ragione - disse pensando ai nefasti tempi di Hogwarts, che poi tanto negasti in fondo non erano stati. Sopratutto se confrontati con gli altri periodi della sua vita : - si mi pare di averla vista qualche volta in sala comune, ma nulla di più - disse prima di presentarsi a sua volta : - Desmond Hawkins, piacere mio -
Poi arrivò la domanda fatale, e cioè "come le sembra la scuola", la cosa lo mise abbastanza in difficoltà, ma cerco di non darlo a vedere e si affrettò a rispondere: - be' ecco a dir la verità non ho ancora avuto modo di visitarla tutta... Anzi diciamo che ho visto ben poco della scuola, ma in questi ultimi giorni ho avuto troppe cose da fare -
Fu molto sorpreso nell'apprendere della mancanza di docenti e non fece nulla per cercare di nascondere il suo stupore : - e come mai? E perché mai non avrebbero gradito la sua nomina? - ora erano due le cose da fare... O accettare i dolci oppure accettare i dolci, scelse la seconda : - be' se proprio insiste -. -
Angelica Mephisto.
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Guardò con attenzione il nuovo professore. Che avessero frequentato entrambi Hogwarts non c’erano dubbi. E nemmeno del perché si trovassero lì. Durmstrang era una delle quattro scuole più prestigiose al mondo, e un posto da professore non solo era ben pagato ma anche decisamente ambito. Da quando aveva sottratto il posto i precedenti insegnanti si erano indignati e ritirati. Quei vecchi bacucchi e bacchettoni non riuscivano ad accettare che una ragazza più giovane di loro gli avesse soffiato il posto. Addirittura il vicepreside aveva dato in escandescenze. Angelica aveva creduto che dopo tutto quell’urlare l’uomo non avrebbe potuto parlare mai più.
Addentò un biscottino e rivolse il suo sguardo al biondo austriaco. Era strano pensare che avessero la stessa età e che lei ora fosse il suo ‘’capo’’. –Si, io mi ricordo di lei…Giocava nella squadra della scuola giusto? – si lisciò una piega della gonna –Io mi sono tenuta lontano dalla politica scolastica… Le file di Salazar non erano più…come dire…-tossetta –Pure... Con sommo dispiacere avevo notato un’affluenza alquanto disdicevole di natibabbani…-scosse la testa –Almeno qui a Durmstrang non si possono fare incontri simili…-scoccò un’occhiata al professore –Mi scusi…Forse lei non è del mio stesso avviso. Mi perdoni se l’ho infastidita. – e gli lanciò un sorriso. Beh almeno come preside aveva la libertà di esprimere il proprio parere.
Quando il ragazzo le disse di non aver avuto il tempo di visitare la scuola si limitò ad annuire. –Questo posto è un vero e proprio labirinto…Stanze inutilizzate…depositi…passaggi segreti… Io stessa ci ho messo un po’ di tempo per conoscerlo tutto… Ma come me sono certa che anche voi, con il tempo, riuscirete ad ambientarvi. Vi consiglio vivamente di fare un salto alle terme. Deliziose, soprattutto dopo una giornata di lavoro…Sciolgono i nervi e ci sente coccolati. Un vero paradiso… -posò la tazza vuota. –In caso di necessità per i primi tempi posso fornirvi una mappa. Dovrei averne una da qualche parte….-si picchiettò il labbro e poi si strinse nelle spalle.
-Non hanno accettato la mia nomina…beh credo per la mia età…O per il fatto che magari avrebbero preferito poter ottenere loro il posto… Non saprei che dirti… forse per la mia famiglia…-grattò il naso all’animale –Probabilmente loro l’hanno visto come un furto…-scosse la testa-Quale incresciosa situazione… Alcuni erano validi insegnanti…-sorrise –Ma ora ne abbiamo anche di meglio giusto?–guardò per un momento fuori dalle finestre –Anche altre persone che conosce solo di vista…Sono certa che presto…molto presto verranno a farci visita…
Di certo la tedesca e la bulgara non avrebbero tardato ad accorgersi del trucco. Ormai era parecchio tempo quella farsa andava avanti, e con l’ex preside lontano solo Merlino poteva sapere quanto poco tempo le era rimasto da vivere (?). –La professoressa di duello e quella di strategia erano nelle serpi come noi. –gli avrebbe offerto le materie come contentino. Una specie di patto. Non si fidavano di lei? Allora che rimanessero ad insegnare…Che le si avvicinassero pure. Più da vicino vorranno guardare…meno vedranno.. -
Desmond Hawkins.
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Ascoltò in silenzio il discorso della ragazza sulla situazione che di anno in anno peggiorava, com’era prevedibile ormai da molto tempo, i presidi e i ministri della magia tendeva a favorire, senza fare nulla per nasconderlo, i cosiddetti natibabbani… quello era uno dei motivi principali per cui aveva abbandonato l’Inghilterra in favore di queste gelide lande, che rispecchiavano ancora un’ideale di purezza del sangue magico.
: - si, in effetti per qualche anno ho giocato nella squadra di quiddich di Serpeverde… - disse prima di bere un altro sorso di cioccolata calda, poi aggiunse stavolta con tono freddo, lasciando trasparire tutta la sua avversione per quello che stava accadendo da qualche tempo in Inghilterra : - si, purtroppo sono stati molti i ‘’nuovi acquisti’’ di cui Salazar Serpeverde avrebbe volentieri fatto a meno – per un momento pensò a come sarebbe potuta essere la vita a Durmstrang se la preside avesse accettato anche i natibabbani tra quelle antiche mura, di certo non un’esperienza piacevole, per ambo le parti : - non si preoccupi, come avrà senz’altro intuito la penso esattamente come lei – aggiunse elargendogli un mezzo sorriso.
Fu sorpreso nell’apprendere che vicino alla scuola ci fosse anche una sorgente termale, be’ di certo non era una cosa che si vedeva tutti i giorni, ma mano che scopriva nuove cose della scuola più cominciava a pensare che fosse un universo completamente diverso da quello di Hogwarts: - allora prima o poi gli farò senz’altro visita non ne dubiti – poi sospirando aggiunse: -si in effetti una mappa della scuola mi farebbe molto comodo, almeno fino a quando non mi ambienterò completamente - l'idea di utilizzare una mappa lo allettava molto, in effetti avrebbe potuto risparmiare moltissimo tempo.
: - ah capisco... - disse mentre ascoltava il discorso della ragazza : - be' penso che sia un bene, meglio non avere oppositori interni no? - osservò la ragazza mentre accarezzava il naso del felino : - e quella? Anche lei fa parte del corpo di sicurezza? -
Posò a sua volta la tazzina sul tavolinetto davanti a loro, doveva ammettere che ora si sentiva molto meglio, quasi di buon umore... Quasi...
Altre vecchie conoscenze? Cominciava a credere che quella non fosse una scuola, ma una rimpatriata di vecchie serpi : - davvero? Come si chiamano? - chiese con tono leggermente sorpreso, forse quell'incarico sarebbe stato più interessante del previsto.... -
Angelica Mephisto.
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Fortunatamente Hawkins la pensava esattamente come lei. Una vera fortuna visto quanti pochi erano rimasti con quello splendido ideale. Scavallò con eleganza le gambe e rispose affermativamente al ragazzo -Presto te ne farò avere una, devo solo ricordare dov'è la mia....-ultimamente le succedeva di dimenticare le cose. Non riusciva nemmeno a spiegarsi il perchè. Forse l'aria del nord le dava alla testa.
-Già... nessun oppositore interno...-gli occhi erano diventati di ghiaccio -Meglio mille nemici fuori dalla porta che uno solo in casa propria... Il tradimento è una delle poche cose per cui non sono molto transigente... -si versò un'altra tazza -O gli spioni...Sono così angosciosi.... - Ridacchiò alla domanda sulla pantera -No, lei non fa parte del servizio d'ordine. Lei è la mia cucciolotta. Ce l'ho da quando è piccolina, è dolce come una zolletta di zucchero! Vero Ombra? Chi è la panterina più dolce? Chi è? Ma è lei! - il tutto accompaganto da coccole e fusa del micione. Si riprese -Ehm ehm... Comunque.... Se nessuno le da fastidio non muove un muscolo. E' bene addestrata. -riprese a sorseggiare -Si sono certa che se non le ricordate di volto almeno le conoscete di nome... Sono Victoria Cerenko e Morrighan Krahe. Ti consiglio di andare il più lontano possibile quando arriveranno... Diciamo che credo di essermi accidentalmente dimenticata di avvisarle della mia nuova carica... Ma non è colpa mia... E' stato tutto così repentino...-sorrisetto -e...inaspettato....-si portò una mano sul cuore.
Chissà come l'avrebbe presa l'austriaco.. -
Desmond Hawkins.
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Non gli era mai piaciuto girovagare più del dovuto, neanche quando era ad Hogwarts, così fu ben lieto quando la ragazza gli confermo la possibilità di ricevere una mappa del castello: - molto bene, mi faccia sapere quando l’ha trovata… sarò ben felice di venirla a prendere - Il professore guardò ancora una volta il felino, sembrava aver gradito molto le carezze della preside…: - da dove viene? – chiese volgendo lo sguardo alla Mephisto, si chiedeva se una persona così giovane potesse realmente guidare una scuola come Durmstrang, ma probabilmente solo il tempo gli avrebbe dato la risposta.
: - Victoria Cerenko e Morrighan Krahe? ... Mi ci faccia pensare un attimo – passò in rassegna tutti i ricordi che potevano essere associati a quei nomi, ma nulla…: - no mi dispiace, non mi ricordo di loro… -
Era particolarmente curioso di sapere la storia dell’irlandese e della sua ‘’scalata al potere’’ nella gerarchia scolastica di Durmstrang, così non appena la ragazza smise di parlare chiese con un tono misto tra sorpresa e curiosità: - vuole dire che prima di diventare preside lei non era una professoressa? – cominciava a provare una certa simpatia per quella preside evidentemente fuori dalle righe… molto fuori dalle righe.. -
Angelica Mephisto.
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La domanda dell’austriaco la lasciò per un momento interdetta. Si riferiva a lei o alla pantera? Optò per la seconda. Le sembrava alquanto difficile che non sapesse che lei era la legittima erede al trono d’Irlanda, quella che nella guerra del nord era stata chiamata la Regina Nera e tanti altri nomi poco rassicuranti.–Lei…beh…viene da molto lontano…L’ho presa che era una cucciola e…. mi spiace non posso dirle come ne sono entrata in possesso…-il suo avvocato non l’avrebbe presa bene. Ombra era un piccolo segreto di famiglia. Guardò per un momento l’animale e sorrise. Non era stato semplice ottenerla, e anzi non era affatto nei piani. Ma doveva ammettere che era stata un’idea splendida prenderla con se. Un po’ meno per chi l’aveva persa. Beh di certo ai morti non sarebbe servita.
Quando le disse di non aver mai sentito quei nomi le colse il dubbio sulla domanda precedente. Come faceva a non sapere della guerra che aveva sconvolto il nord est europa? Si strinse nelle spalle e decise di illuminarlo. Uomini tutti uguali. Non riescono a vedere oltre il loro naso –La prima, la Cerenko, è l’attuale regina della bulgaria…La signora delle lucertole…ehm volevo dire….dei draghi….La seconda, la Krahe, è la nipote del Terribile Tedesco....Il miglior auror della Germania…-sorseggiò la cioccolata calda e posò il suo sguardo sul giovane. –Quindi immagino che non sappia nemmeno chi sono io. –le scappò un risolino.-Angelica, della nobile casa Mephisto…Legittima erede al trono d’Irlanda…Nel caso se lo stesse chiedendo…Comunque…- i Mephisto erano molto famosi, quindi sperò non dovesse continuare a spiegare su quel versante –Per quanto riguarda il mio attuale impiego….Beh, no. Non sono stata mai una professoressa. Non ho mai insegnato sebbene abbia conseguito l’uscita da Hogwarts con il massimo dei voti… Sono stat impegnata con la guerra... Ma...-si guardò per un momento le unghie –Diciamo che il posto mi è stato concesso ‘’spontaneamente’’ dal precedente preside. E io ne sono stata deliziosamente sorpresa ed onorata. –sorrise al ragazzo.
Niente di quello era vero. Non le era stato concesso ne spontaneamente ne ne era stata sorpresa. C’era voluta una seduta di dodici ore a porte chiuse per convincere quel mentecatto ad abdicare e ad andarsene con la coda fra le gambe. Ma non avrebbe mai rivelato nemmeno ad anima viva come ci era riuscita. Era una sua piccola vittoria personale.. -
Desmond Hawkins.
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Ascoltò con molto interesse la risposta della ragazza, che sicuramente aveva frainteso la sua domanda… lui si chiedeva solo da che regione del mondo provenisse il felino e non da chi lo aveva preso, ma comunque decise di lasciar correre, dopotutto quello che gli aveva appena raccontato era di gran lunga più interessante… e così c’era stata una guerra, non ne aveva sentito parlare, a dir la verità non si stupì molto, non aveva prestato molta attenzione alle vicende di quella parte d’Europa.
: - regina dei draghi? – disse inarcando un sopracciglio: - in che senso regina dei draghi? – gli veniva quasi da ridere, ma cerco di trattenersi, era curioso di sapere come si diventasse re dei draghi. Il suo sguardo divenne molto più serio quando la ragazza gli parlo di Morrighan Krahe e del Terribile Tedesco, gli auror non gli aveva mai digeriti, era più forte di lui: - ‘’Il miglior auror della Germania’’ eh?! Ne parla come se fosse un complimento – disse con tono di scherno: - fortunatamente di tipi così in Austria non ce ne sono, o almeno spero- aggiunse osservando il caminetto davanti a loro.
: - lo so chi è non si preoccupi di recitarmi tutto – disse con tono apprensivo mentre tornava ad osservare la ragazza: - l’ho capito non appena l’ho vista… - anche un cieco l’avrebbe capito – non è di certo una persona che passa inosservata, ma questo è il prezzo del potere no? – per questo preferiva agire da dietro le quinte, preferiva passare inosservato, ma quelli erano gusti: - guerra? Immagino si riferisca alla guerra di cui mi ha accennato prima giusto? – diciamo che non gli erano mai interessate le guerre che si consumavano da tempi immemori in quella zona del mondo… almeno fino ad ora…
: - e scommetto che lei da brava irlandese ne ha approfittato non poco giusto? – ah… gli irlandesi non sapeva se odiarli o stimarli…. -
Angelica Mephisto.
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Il ragazzo era davvero rimasto indietro con i tempi. Dove diavolo aveva vissuto fino a quel momento? Sotto una campana di vetro? Scrollando le spalle mangiò un biscottino alla crema. Doveva ammettere che erano deliziosi. Probabilmente la prossima volta ne avrebbe fatta una scorta.
-Già lei adora farsi chiamare a quel modo.... Devo ammettere che è molto egocentrica.... ma che la cosa rimanga fra noi.... comunque, le è stata affibbiata quella nomina a causa dei vari allevamenti in possesso prima della sua famiglia, ed ora suoi.... -si strinse nelle spalle -A me sinceramente me ne basta ed avanza uno... come dire... i draghi sono troppo....troppo vistosi....ecco.- se dovevi fare un attacco a sorpresa un drago non era l'elemento adatto. E poi i Mephisto non erano decisamente i tipi da attacco frontale. Loro per vincere una guerra non avevano bisogno di scendere in campo.
Poi colse la strana smorfia del giovane a sentir parlare della tedesca -Non stò dicendo che sia un complimento. Sto semplicemente affermando la verità. Non servirebbe a nulla sminuire il signor Krahe, e sono del parere che fosse veramente un mago molto abile... e posso affermare che anche la nipote non è male.... certo non a quei livelli ma cerca di sforzarsi...-sollevò leggermente la tazzina -Non faccia quell'espressione signor Hawkins... -un sorrisetto le illuminò il volto -Non tutti i mali vengono per nuocere.... E com'è che si dice? Tieniti stretti gli amici....e ancor di più i nemici...-si sistemò una ciocca -Sa qual è una delle pecche maggiori degli auror? E' che cercano sempre il lato buono nelle persone...Di non fare loro troppo del male...o cercare fino all'ultimo di non spezzare una vita...-gettò un'occhiata nel focolare -E tendono a fidarsi ciecamente del prossimo qualora esso non si riveli pericoloso sin dall'inizio... sono come dei grossi tori che caricano solo una banderuola rossa che vine sventolata loro davanti, e non il torero che la sorregge, ignorando l'intero mondo attorno a loro.... Quindi le lascio immaginare una cosa....- e uno strano scintillio le passò negli occhi -Se sono così impegnati a seguire quel pezzo di stoffa.... quanto tempo e quanti pensieri hanno per quello che fa il torero con la testa? O per l'intera folla che li circonda? Il trucco sta proprio in questo credo... non far mischiare il rosso... a ciò che non si vuole far attaccare.... -la metafora era decisamente esaustiva. E di certo Hawkins avrebbe capito. Non le sembrava uno sprovveduto.
-No, decisamente. Sono una futura regina...Ho partecipato a talmente tanti incontri diplomatici che al solo pensiero mi viene la nausea... La gente come me è continuamente sotto la luce delle stelle... Ma è interessante come nessuno si interessi delle ombre che produciamo. -si picchiettò un labbro -Dunque si puo' affermare che la metafora del ''toro'' valga un po' per tutto, non crede sia così anche lei? -sorseggiò ancora -Il potere ha un prezzo solo per chi non puo' possederlo, per chi non sa mantenerlo... per chi se ne fa risucchiare. Il potere va domato ed ampliato, non ci si deve far sottomettere e renderlo una droga...-passò l'indice sopra il bordo della tazza ormai vuota -Ma sto sproloquiando su mere supposizioni teoriche...-sorrise lanciando un'occhiatina all'anglo-austriaco -Si, la rivoluzione Bulgara è stato un fenomeno davvero affascinante.... Il re che impazzisce... la figlia che si unisce ai ribelli e dichiara guerra... un auror tedesco che si mette ad ammazzare la famiglia solo per poter avere una ridicola eredità... -scosse la testolina bruna -Un viaggio a dir poco meraviglioso. -alla domanda assunse un'aria innocente -Io? -si portò una mano sul cuore -Io non farei mai una cosa del genere... Non ne ho ''approfittato''... è un termine così brutto... Ho semplicemente preso ciò che mi veniva gentilmente concesso... potremmo dire una ricompensa per l'aiuto offerto a due nazioni...-sorrise sotto i baffi -Il mio è stato solo un atto di carità...!.
Anche le aragoste hanno un cuore! |
